Nella realizzazione della scultura, le quattro spirali vengono fatte scaturire dal marmo in rappresentazione
della materia originaria della creazione: l’Uno da cui tutto nasce e a cui tutto torna. Ogni spirale assume
una sua connotazione specifica ma interagisce con le altre in una sorta di osmosi che vuole indicare il
perfetto equilibrio della natura. Nella parte apicale, le spirali si trasformano in squalo, lupo, falco e fenice,
archetipi rispettivamente dell’acqua, della terra, dell’aria e del fuoco, intendendo in tal modo riconoscere
la potenza dell’universo e la prevalenza della natura, così come la conosciamo, sull’uomo. Il movimento
senza fine delle spirali viene sottolineato dall’istallazione del led azzurro, posizionato nella base al centro
della scultura, che vuole rappresentare, in un’ottica quantistica, la luce quale motore della creazione,
onda di frequenza delle particelle generatrici dell’universo nella sempiterna rappresentazione di quel processo
infinito di generazione e distruzione che il concetto della spirale ben rappresenta.