Gli artisti hanno scelto il nome “Hiyam”, un nome arabo che significa passione, per un progetto che vuole essere un omaggio all’Oriente. È nato in un momento in cui il clima d’odio nei confronti della cultura orientale (che purtroppo perdura tutt’oggi) sembrava voler dividere il mondo; in particolare era il periodo della terribile strage dei monaci in Birmania. C’era la volontà da parte degli autori di dare un segno con il loro lavoro per ricordare la bellezza queste di culture millenarie. Hanno scelto una forma circolare che li riportava ad un’idea infinita dell’esistenza abbinata ad una sequenza geometrica, così presente nella filosofia e nell’architettura orientale, per rappresentare i piani della coscienza e l’elevazione spirituale, per ottenere una forma che irradiasse luce elevandosi nello spazio. Questa opera segna l’inizio di un loro nuovo approccio nei confronti del progetto in cui l’ispirazione nasce da eventi particolarmente coinvolgenti e per i quali vogliono dare un loro, per quanto piccolo, contributo.