L’anello è ispirato alla forma dell’omonimo fiore. Caterina Gambardella gestisce il disegno utilizzando la sola finitura argentea ed eliminando qualsiasi colore superficiale, lasciando il profilo nella sua nuda essenza. La dimensione contenuta della creazione qui rappresentata non penalizza la forma organica naturale del fiore ma al contrario mette in evidenza l’abilità tecnica della fusione e della finitura a mano. L’artista modella in maniera plastica tutte le sinuosità che compongono il bocciolo con minuzia e precisione, evidenziando i petali attraverso i giochi di volumi che lo compongono. Evidente risulta la sensualità delle forme; l’artista collega le sue creazioni alla femminilità, qui intesa come una morbida curva, rappresentata in maniera pura e semplice, ma pur sempre seducente. Un gioiello decorativo per la donna ed evocativo della stessa, impreziosito non dall’apparenza, ma dal suo intrinseco significato, un punto di vista che elogia la semplicità.