Ceramica, doratura a lamina, resina e legno laccato, anche in questo caso si tratta di un esemplare unico realizzato nel 2012. Frammenti di selciato, ricomposti a memoria degli antichi splendori. Tracciati urbani che conducono altrove. Archeologie sentimentali. Essa cattura la nostra attenzione così da farci partecipi delle sue stesse emozioni, permettendoci, guardandola, di dare compimento alla sua opera d’arte, un’arte applicata. Una porta rappresenta una pausa architettonica, un confine tra diverse intimità, un sipario per una drammaturgia domestica, una quinta per azioni “fuoriscena”, un solco invalicabile, un ponte levatoio ruotato di 90 °C, un riflesso dell’anima, l’inizio di un’avventura, un riparo dal freddo, uno stato d’ansia, un muro penetrabile, una galera, un’emozione erotica, una sorpresa inaspettata, un cuore spalancato, un mistero quotidiano, uno spazio verticale, un limite superabile. Un oggetto inutile. Una porta è... un’occasione per l’arte.