«Per Leonardo Lucchi, l’oreficeria ha un valore fondamentale perché “continua a vivere”… il dialogo con il gioiello prosegue addosso alla donna che lo porta. Per questo esso continua a esistere regalando emozioni rinnovate quotidianamente grazie al linguaggio più antico del mondo, il linguaggio del corpo» Dott.ssa Silvia Pichi (storico dell’arte orafa). La relazione tra persona ed animale va la di là del linguaggio formale comunemente usato, coinvolgendo entrambi gli attori in un rapporto carico di emozioni e sensazioni nuove. Il cavallo, per le sue caratteristiche particolari, è l’animale che meglio raffigura il ruolo di “mediatore di relazioni”. Anche in questo bracciale Leonardo Lucchi intende trasmettere quanto il cavallo stesso comunica in una dinamica di scambio emotivo: movimento, ritmo, destrezza, ma anche amore, armonia e forza. È un rapporto vissuto quotidianamente dall’artista che gli consente di tradurre in arte queste emozioni.