Il bracciale nasce come per gioco, insistendo sulla reiterazione del cerchio, variato nelle dimensioni e nella posizione relativa, per generare una forma più complessa. L’idea di dar vita a una composizione di elementi aperta e dinamica, in grado di adattarsi facilmente tanto all’anatomia del polso quanto a quella dell’avambraccio, ha suggerito uno sviluppo spiraliforme. Allo stesso tempo, come nella collana, anche in questo caso si è posta grande attenzione al senso delle proporzioni elementari e all’esaltazione del materiale. L’argento è modellato, ma con intagli trasversali e vagamente a raggiera che mai assecondano sia la linea della circonferenza sia un ipotetico centro o polo. Nessuna indecisione circa la scelta dell’uso esclusivo del metallo che consente di valorizzare i profili e le superfici. Questa tendenza muove consapevolmente in direzione opposta al rigore eccessivo, e all’assoluta assenza di ornamentazione di molta produzione orafa contemporanea.