Artistar Jewels Exhibition è tornata quest'anno con una grandissima novità: altre 100 designer da ogni parte del mondo hanno esposto le loro creazioni presso lo Spazio Maimeri di Milano dal 17 al 21 Dicembre 2014. L'essere divenuta internazionale ha reso Artistar Jewels Exhibition un evento unico e rarissimo. Durante l'evento, infatti, è stato possibile ammirare oltre 200 creazioni di designer italiani e stranieri riuniti nello stesso luogo per questa eccezionale occasione.
La serata inaugurale ha avuto luogo la sera del 19 Dicembre 2015 ed ha avuto un'affluenza davvero ineguale. Molti dei designer esponenti stessi erano presenti e hanno colto l'occasione per potersi confrontare con il loro pubblico in prima persona ma anche con giornalisti, fashion blogger, appassionati e addetti al settore che in molti erano presenti all'evento. Durante il vernissage, inoltre, sono avvenute le premiazioni dell'Artistar Contest 2015, che prevedeva tre categorie: artista orafo, designer orafo e artigiano orafo di ricerca. Il concorso ha rappresentato un'altra delle tante novità di Artistar Jewels Exhibiton. La serata si è rivelata una bellissima occasione per incontrare i creatori delle opere esposte, per scoprire e avvicinare culture differenti e far nascere stimolanti e proficue sinergie. L’allestimento, volutamente minimale e dalle tinte neutre ha ulteriormente valorizzato tutti i gioielli in mostra rendendoli i veri protagonisti dell’esposizione.
La giuria composta da Enzo Carbone – fondatore di Artistar Jewels, Gigi Mariani – artista e membro AGC, Carla Riccoboni – Designer, e Barbara Uderzo – artista e designer dopo un’attenta valutazione ha premiato gli artisti più meritevoli: per la categoria artista orafo il primo premio ex aequo è andato a Wu Ching Chih laureato presso il Department of Crafts and Design al National Taiwan University of Arts, per il concetto poetico, la capacità di contrapporre e integrare materiali e tecniche che rimandano ad epoche diverse con un risultato di grande impatto comunicativo e rivelatore di una maturità professionale; e a Lionel Theodore Dean, pioniere della stampa 3D di metalli preziosi, per il valore contemporaneo del lavoro presentato, per la sottile ironia dell’uso dei simboli, per l’utilizzo creativo di tecniche digitali, per la presentazione e il packaging.
Marjke De Goey, formatasi presso la Rietveld Academy crea sculture e gioielli innovativi, si è aggiudicata il primo premio come miglior designer, per la qualità e flessibilità del progetto, per la coerenza formale sintesi significativa dell’approfondita ricerca dell’autore.
Per la categoria ricerca e qualità artigianale è stato assegnato il primo premio ex aequo a due artiste: Julia Toledo artista brasiliana, designer e creatrice di Contemporary Jewellery e Catrie formatasi a l’École de Joaillerie di Montréal, per la forma e le tecniche realizzative e per gli abbinamenti tra i materiali utilizzati.
Dato l’elevato livello dei gioielli partecipanti al progetto Artistar Jewels, i giurati hanno deciso di assegnare delle menzioni speciali ad altri artisti di particolare spicco. Per la categoria designer, dunque, sono state assegnate due menzioni a Dario Scapitta, jewellery designer che ha frequentato l’Accademia di Brera a Milano e Jantine Kroeze che ha frequentato l'Amsterdam’s School of Gold and Silversmiths.
Per la categoria Ricerca e qualità artigianale sono stati consegnati riconoscimenti a Natalie Sevikian laureata presso l’International Institute of Gemology ad Anversa, Johnny Niños laureato presso il New York State College of Ceramics at Alfred University e Laura Forte cha ha studiato presso la scuola di arte orafa applicata e presso l'Ente di formazione IRIGEM.
A seguito di un’attenta analisi di tutte le creazioni, la giuria ha deciso di assegnare una menzione d’onore fuori concorso a Barbara Muller, designer brasiliana che si ispira alla bellezza della natura e al caos urbano per creare i suoi pezzi, per la forte identità culturale del territori di provenienza dell’autore e per la capacità di esprimersi in forme decisamente contemporanee.
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