SELECT p.id as id, p.fk_id_user, p.fk_category, DATE_FORMAT(p.data, '%d.%m.%Y') as data, DATE_FORMAT(p.data_inizio, '%d.%m.%Y') as data_in, DATE_FORMAT(p.data_scadenza, '%d.%m.%Y') as data_out, p.data_inizio, p.data_scadenza, TXT_GET_MESSAGE(p.txt_titolo,'it','it') as titolo, TXT_GET_MESSAGE(p.txt_abstract,'it','it') as estratto, TXT_GET_MESSAGE(p.txt_text,'it','it') as corpo, p.url_picture, TXT_GET_MESSAGE(p.txt_mk,'it','it') as metakey, TXT_GET_MESSAGE(p.txt_md,'it','it') as metadesc, c.cat_it as cat FROM ar_posts p INNER JOIN ar_posts_categorie c ON p.fk_category = c.id WHERE p.published = 1 AND p.id = 0000000606
demo
ITA | ENG

Artistar - logo
demo

Mostra ILLUSORIE VISIONI D'ARGENTO - Diego Randazzo

Inizio evento 14.05.2018 | Fine evento 00.00.0000

Cristina Abbiati


articoli pubblicati: 17
opere pubblicate: 0

Mostra ILLUSORIE VISIONI D'ARGENTO - Diego Randazzo

 

 

vernissage mercoledì 23 maggio 2018 h.19

in mostra dal 24 maggio al 23 giugno 2018 - da martedì a sabato h.16 -19

 

 In occasione della XIII edizione di Photofestival, la rassegna annuale di fotografia d'autore, Manifiesto Blanco è particolarmente lieto di presentare il progetto intermediale site-specific Illusorie visioni d’argento – ideato da Diego Randazzo con la curatela di Alessandra Paulitti,e prodotto da Avansguardi Lab in collaborazione con Andrea Magri, designer del legno – nel quale il supporto fotografico analogico (evocato nel titolo della mostra dall’accenno al nitrato d’argento) è ripensato cercando un “incontro-scontro” dialogico con il mondo della fotografia e del disegno pittorico, senza tralasciare l’immagine in movimento.

“Mi sento un ospite di linguaggi e discipline, questa condizione di passaggio mi infonde lo spirito della ricerca”. Con queste parole Diego Randazzo descrive la sua poetica, caratterizzata dallo studio approfondito dei linguaggi figurativi e dalla reinterpretazione dei supporti visivi. Queste riflessioni hanno portato l’artista a stravolgere e reinventare le peculiarità dei linguaggi specifici con cui sceglie di confrontarsi. Protagonisti del percorso espositivo sono scenari e dispositivi ottici che da un lato ricordano le antiche macchine del Precinema dall’altro si inseriscono a pieno titolo nel dialogo aperto sulle tendenze contemporanee, interrogandosi sulle modalità di fruizione delle immagini.

L’obiettivo è quello di sottolineare affinità e parallelismi tra modalità espressive cronologicamente distanti: attraverso piccole e semplici modifiche al funzionamento dei dispositivi, l’osservatore è trasportato in un’altra dimensione del tempo e dello spazio, dove è possibile la coesistenza tra antichi macchinari rudimentali e tecnologie contemporanee.

Questo viaggio tra passato e presente si realizza superando lo straniamento generato dalla visionedi oggetti sconosciuti dal funzionamento misterioso, che catturano lo sguardo attraverso il loro fascino pervasivo.

Il lavoro di Diego Randazzo fonde pittura, cinema e fotografia in maniera inedita e dà vita ad un nuovo sistema di relazioni e scambi tra le arti visive. Il dialogo tra le tecniche è paragonabile ai fenomeni sinestetici, di ambito letterario e psicologico, che studiano le contaminazioni dei sensi ricercate dall’artista anche nella vita quotidiana.

Le opere in mostra diventano il pretesto per rendere possibile l’immersione in un mondo lontano dove Diorami, Mutoscope e Lightbox coesistono con gif e immagini digitali, ampliando i confini della dimensione percettiva.

 

Mostra prodotta ed organizzata da Manifiesto Blanco con Avansguardi Lab, grazie al patrocinio di CRAMUM e Rosso Segnale ed il supporto di That's Contemporary, Art for breakfast e Mångata.

 

 

 Diego Randazzo nasce a Milano nel 1984. Consegue la maturità al Liceo Artistico di Brera e prosegue gli studi in cinema e teatro, laureandosi in Scienze dei Beni Culturali con una tesi in ‘Istituzioni di regia’ presso l’Università degli Studi di Milano. Dopo un iniziale interesse verso la pittura e la performance, ha approfondito le potenzialità espressive e poetiche dei linguaggi multimediali e le modalità di fruizione visiva. Dal 2005 ha partecipato a numerose mostre collettive e personali. È stato finalista nella rassegna The Gifer Festival 2017 tenutasi presso Fondazione Sandretto Re Rebaudengo - Galleria Sabauda, Polo Reale di Torino e, sempre nel 2017, è stato tra i tre finalisti del PREMIO CRAMUM per l’Arte Contemporanea presso il Grande Museo del Duomo di Milano.

 

forse ti interessano...

SetUp Art Fair

La prima edizione di SetUp Art Fair si svolge nel capoluogo emiliano dal 25 al 27 gennaio 2013, in ...leggi


“Tina Modotti. Donne, Messico e Libertà”

Tra le più grandi interpreti femminili dell’avanguardia artistica del secolo scorso, Tina Modotti ...leggi


PIERO GUCCIONE. Lo stupore e il mistero del Creato

ARTE: gli “ottanta” di Piero Guccione e l’omaggio di Modica al maestro dello stupore e della luce ...leggi


OLTRETEMPO - Laura Villani

in mostra dal 10 Novembre al 18 Dicembre 2021 da martedì a sabato h. 16 -19 ...leggi


Interviewing Maria Kerrn Jespersen

Born 1963 in Copenhagen, Denmark, she settled in Stockholm, Sweden in 2004. She studied how to ...leggi


Superbia. Nelle profondità dell’hybris

opere di Agostino Arrivabene a cura di Silvia Scaravaggi Museo Civico di Crema e del Cremasco ...leggi


Il Paesaggio: Dalla Macchia al Contemporaneo

Inaugurazione Sabato 13 Gennaio 2018 ore 17,30, in mostra dal 13 al 24 Gennaio 2018. A cura di ...leggi


Serena Confalonieri firma il murale che ridisegna il volto di “Città Studi”

Serena Confalonieri firma il murale che ridisegna il volto di “Città Studi” per il progetto ...leggi




I cookie ci aiutano a fornire i nostri servizi. Utilizzando tali servizi, accetti l'utilizzo dei cookie da parte di Artistar.it Ulteriori informazioni